Italia. Il fuoco, la cenere, film diretto da Céline Gailleurd e Olivier Bohler, è un documentario che si immerge in quello che è stato il cinema muto italiano, a partire dalle sue origini. Un viaggio visionario in un mondo oggi spesso ignoto, ma un tempo ricco di bagliori che ha permesso all'industria cinematografica di progredire e a star internazionali di brillare. È da questa arte che sono nati i peplum, i melò e i primi film d'avventura; sono stati questi generi, infatti, a lanciare i primi cineasti italiani in un clima culturale che respirava ancora le arie dei simbolismi verdiani e viveva il delirio romantico del decadentismo di D'Annunzio. È un cinema, quello muto italiano, che ha affascinato le folle, ammaliato popoli, artisti e intellettuali non solo d'Europa, ma anche d'oltreoceano, atterrando perfino negli Stati Uniti e in Sudamerica.
I protagonisti di questa belle époque del cinema sono gli stessi che hanno contribuito a renderla memorabile, ovvero registi, attori, tecnici e critici, che oggi rivivono grazie a immagini d'archivio, alcune inedite e altre davvero rare. Il film racconta questo periodo di rivoluzione estetica e culturale in un Paese che si gode gli splendori di una giovane settima arte, ignaro che presto cadrà nel baratro del fascismo.