Il lunedì di Pentecoste del 26 maggio del 1828, tra le quattro e le cinque di sera, un ragazzo malfermo e malvestito apparve nei pressi di Norimberga. Ripeteva poche parole e reagiva scompostamente alle sollecitazioni sensoriali. Aveva con sé una lettera indirizzata a un capitano di cavalleria del VI reggimento dei cavalieri di Norimberga.