Nato con la gobba e abbandonato in un orfanotrofio, Jung è stato adottato da una donna che lo tiene nascosto in una soffita e lo usa solo come uno schiavo nel suo negozio d'abbigliamento. La matrigna ha anche un figlio con il quale Jung ha un rapporto di odio e amore. Diventato adulto, Jung lavora presso l'obitorio, con il compito di ricomporre i cadaveri. E deve prendere medicine in dosi massicce per combattere la tubercolosi e l'artrite. Nonostante la malattia, pulire e vestire i morti è un lavoro che trova appassionante e nobile. La sua vita all'obitorio è un misto di realtà e fantasia, e i cadaveri diventano degli amici e dei modelli per la sua immaginazione.