Come fu per Gomorra anche in Tatanka il narratore inquirente scompare dietro ai volti dei suoi adolescenti, il regista cosentino decide per uno sguardo che si cala a fondo nei luoghi della criminalità organizzata, condizionandone le dinamiche sociali e il sogno sempre rimandato del protagonista. Tatanka è altresì una riflessione sull'occasione della vita, quella che Michele ha preso al volo e che altri ragazzini hanno gettato via dietro all'illusione di diventare Tony Montana. Prossimi idealmente e geograficamente ai ragazzini armati di Matteo Garrone, che imitavano le gesta di Scarface e credevano di vivere dentro un film, i giovani personaggi di Gagliardi soccombono alle logiche spietate di adulti degenerati che abbattono per denaro uomini e bufale. Senza avere il linguaggio radicale e potente di Gomorra, Tatanka dimostra in ogni modo di aver assimilato (e compreso) la lezione di metodo di Garrone, confermando due dei suoi sceneggiatori (Massimo Gaudioso e Maurizio Braucci), muovendosi nello stesso paesaggio disperato e pedinando l'oscurità senza l'ansia di spiegarne i meccanismi. Al centro del quadro e del quadrato c'è Clemente Russo che si guarda sullo schermo come in uno specchio, una superficie che gli rimanda l'immagine di sé, quella sempre inseguita sul ring e fuggita a una sparatoria. La sua biografia ha più di un'assonanza con la retorica del boxe-film che pratica assiduamente la giovane promessa 'formata' da un maestro saggio che rischia di vederselo strappare da boss malavitosi e rapaci. Dopo Primo Carnera, gigante friulano e colosso d'argilla che approdò al cinema in parti da forzuto, il campione di Marcianise viene coinvolto nella parte di se stesso, 'bufalo scatenato' mirabilmente naturale sul ring e sullo schermo. Tatanka, ricalcando le regole narrative del genere, ribadisce il pugilato come occasione di indagine sociologica infilando i guantoni e colpendo duro il mondo che si appresta a raccontare. Dentro quel mondo Clemente e Michele hanno il 'peso' della speranza e la bellezza della lotta (vinta).