Una storia semplice e familiare, dunque, cui danno spessore due interpreti intensi e corposi come Vinicio Marchioni e Michele Alhaique, molto abili nel rendere le personalità tanto distanti dai loro personaggi. Due vite in divenire, che si muovono tra gli splendidi scenari degli Appennini fotografati da Andrea Locatelli. E che rappresentano il vero interesse del regista, concentrato a sottolineare i loro contrasti senza troppi esibizionismi dietro la macchina da presa. Lasciando che la storia scorra nel modo più naturale possibile, verso un finale che si risolve con qualche difficoltà narrativa rischiando una certa semplificazione da sceneggiato televisivo. In vetta a quelle montagne un tempo guardate da lontano, testimoni silenziose del destino dei due protagonisti.
Pietro e Alessandro, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, hanno undici e tredici anni e vivono in una casa sperduta tra le valli degli Appennini, insieme ai genitori. Abituati a comportarsi come animali liberi e selvaggi, sono costretti ad assumersi le prime responsabilità quando, in seguito all’improvvisa morte della giovane madre, il padre regala loro due puledri, che…