Nonostante le buone intenzioni dei realizzatori, però, il progredire della storia poco aggiunge alle premesse di un progetto che non sa sviluppare il suo potenziale e si perde dietro a momenti di discutibile efficacia orrorifica: ad esempio, il candido di cuore Christian che, una volta in trance, parla con una voce da posseduto lasciando interdetto lo spettatore. A differenza di una prima parte piuttosto piatta, quando il terzetto finisce nel tetro luogo dove potrebbe aver avuto luogo il trauma scatenante, si avverte la materia per qualche accenno di brivido, che arriva poi nella troppo breve camminata notturna nel cimitero. Escludendo alcuni momenti chiave francamente irrisolti e un finale che ammassa due o tre chiusure, i registi ingranano in parte la descrizione di un paesino spaventoso e incantato, retto da regole proprie dove con qualche accortezza in più quest'horror a piccolo budget avrebbe anche potuto prendere quota. La resa grafica delle riprese digitali risulta più che buona.
Lo psichiatra americano Isaia R. Deutzberg accetta su consiglio della moglie Alice di subentrare al suocero nella cura dell’amico Christian, affetto da aneurisma cerebrale congenito e tormentato da sinistre visioni sui suoi primi dieci anni di vita, di cui non ricorda nulla. Dopo aver iniziato una innovativa e speciale terapia ipnotica videodocumentata…