Teo ha 19 anni, l'esame di maturità tra pochi minuti, un padre irascibile e rompiscatole e una madre in cerca di libertà, in campagna, con un altro uomo. Il sogno di Teo è quello di fare lo scrittore. Vorrebbe iscriversi alla scuola Carter, ma gli servono 7mila euro che non ha. Non ha nemmeno un lavoro. Intanto al padre viene diagnosticato un grave male e anche Chiara, la ragazza che ha appena conosciuto e che gli fa girare la testa, minaccia di andarsene, in Armenia, alla ricerca del primo vitigno dell'umanità.
Quattordici anni dopo Ovosodo, si torna in Toscana - non a Livorno ma in Maremma - per raccontare il romanzo di formazione di un ragazzo ricco di buone intenzioni e povero di mezzi reali, che si trova a dover fare i conti con una giostra di lavoretti precari e vede i compagni più benestanti trovarsi la strada spianata davanti senza dover faticare, anche se forse quella strada per loro non è giusta o non è proprio onesta.