Alvin e i suoi due fratelli sono ormai rockstar famosissime ma la vita sconsiderata e colma di eccessi che si accompagna a quel ruolo non calza molto bene al trio e del resto nemmeno al loro amato tutore Dave, così dopo l'ultimo infortunio che lo costringe in ospedale proprio Dave decide di affidare i tre piccoletti alla zia e di mandarli a scuola. Peccato che la zia venga spedita anch'essa in ospedale a tempo di record e con loro rimanga il nipote nerd, sbadato e sbandato che si prenderà decisamente poco cura dei tre lasciandoli alla loro nuova vita tra i problemi di inserimenti in una high school e l'arrivo delle Chippette, tre scoiattoline di provincia venute in città per sfondare e biecamente utilizzate per tornare in vetta da colui che nel primo film della serie aveva fatto lo stesso con Alvin e i suoi fratelli.
Tale è stato il successo di Alvin superstar in tutto il mondo da generare questo immediato sequel che non innova in nulla né tecnicamente né tematicamente (del resto, perché doveva?) e ripropone sotto nuove vesti un altro "episodio" delle avventure di Alvin, Theodore e Simon. Come le serie animate che hanno conquistato il pubblico televisivo nel tempo così anche i film dei Chipmunks seguono una scansione priva di un filo conduttore: ogni film fa testo a sè, è autoconclusivo e non introduce nulla che possa sconvolgere il gradimento o il senso della serie. Alvin superstar dunque è come una serie televisiva i cui episodi sono solo più grandi, più grossi, più costosi e distribuiti nei cinema.