A complicare la situazione subentra il sottotesto politico - mantenuto da Spinelli sullo sfondo, come tessuto connettivo del disagio sociale - dovuto alla forte presenza dei naxaliti, ossia i maoisti indiani, all'interno dei nuclei di "tribali", violentemente osteggiati da una polizia dedita all'abuso di potere come neanche la LAPD raccontata da James Ellroy. Gangor racconta di come la migliore delle intenzioni possa generare il peggiore dei risultati e di come la stampa, per John Ford manipolatrice e generatrice della Verità, oggi si sia ridotta a strumento ambiguo, buono per lo sfruttamento o la delazione del singolo più che per un reale miglioramento della condizione umana.
Upin, fotoreporter indiano, immortala in uno scatto innocente il seno nudo di Gangor che allatta il figlio. Per la donna, quella foto si rivela un disastro, che la marchia inesorabilmente. Nello scandalo che ne deriva Gangor resta sola, indifesa contro le violenze perpetrate dagli uomini del villaggio…