Gli ultimi anni del cinema di Hong Kong, specie di quello d'azione, hanno visto un inevitabile ricambio in termini di autori; spesso e volentieri chi apparteneva alle seconde file di un'ideale falange oplitica è subentrato a chi stava nelle prime, vuoi per defezioni da trasferta hollywoodiana vuoi per diserzioni improvvise. Tipico esempio del singolare fenomeno il caso di Dante Lam, per anni diligente regista action relegato a un semi-anonimato e ora assurto ai massimi livelli in termini di budget e relative attese.
Il capitano Manfred deve a tutti i costi risolvere un brutale omicidio per poter provare l’innocenza del suo partner e rendere pubblica la verità che si nasconde dietro la brutalità della polizia di Hong Kong. Le indagini lo portano a dover sopportare la vicinanza dello scaltro e arrogante ispettore della narcotici Kee, le cui motivazioni non sono quelle che sembrano…