Giunto a un momento cruciale della sua vita e della carriera, Jean-Claude Van Damme è alla disperata ricerca di denaro per pagare l'avvocato che lo minaccia di mollare la causa per la custodia della figlia. Avendo poco tempo a disposizione si reca nell'ufficio postale di una cittadina belga (dove è tornato nel tentativo di ricominciare da capo) per un money transfer, ma rimane invischiato in una rapina a mano armata. A causa di un terribile malinteso la polizia pensa che sia l'attore in persona a tenere in ostaggio dipendenti e clienti. I rapinatori decidono di sfruttare l'errore costringendo Van Damme a occuparsi della negoziazione.
Il successo può facilmente abbagliare chi ne beneficia e chi lo osserva da distante. Se da un lato il beneficiario rischia di perdere il contatto con la realtà, dall'altro l'osservatore - il fan o il semplice spettatore - tende ad avere (dell'attore) un'idea falsata dalla celebrità. Grazie a un talento naturale nelle arti marziali, nei primi anni '90 "The Muscles from Brussels" realizzava il suo sogno americano divenendo una star mondiale, salvo poi perdere credibilità e fama negli anni recenti inanellando una serie di flop nel cinema e nella sfera privata.