Maggio 2013, porto di Cagliari. 15 lavoratori marocchini entrano in sciopero e difendono il loro lavoro. Rinunciano volontariamente alla loro libertà nella speranza di conservare il lavoro, di recuperare i salari arretrati. La nave è la loro casa temporanea, dove dormono, mangiano, pregano, rispettano il Ramadan. Maria è una docente dell’università di Roma che affida a un suo studente, Salvatore, una ricerca sulla vicenda cagliaritana.