Rich, un giocatore di rugby talentuoso, ma dalla personalità irrequieta, sta scontando la propria pena in un Centro di detenzione minorile per aver guidato in stato di ebbrezza e aver causato il ferimento grave della propria ragazza. Il padre, coach della squadra, non testimonia in suo favore e si rifiuta di parlare con lui. Il direttore del Centro gli dà la possibilità di giocare a rugby per la squadra contro cui aveva perso la sua ultima partita. Nonostante un'iniziale reticenza, poco alla volta apprende ad amare lo spirito e la filosofia dell'allenatore, entrando in sintonia col resto dei giocatori. Si troverà a dover giocare contro la squadra allenata dal proprio genitore, un tempo la propria.
Lo sport è un tema molto frequentato nel cinema, in tutte le sue specialità. La settima arte ha creato figure affascinanti, allenatori che riescono ad infondere coraggio, a plasmare il carattere di giovani sportivi; spesso il raggiungimento della meta, la vittoria di una partita assume un significato più importante, può spesso voler dire riscatto morale, è una riuscita nella vita, Million Dollar Baby è un esempio calzante, ma non solo. Talvolta, però, è il cinema a prendere ispirazione dalla vita, per i propri racconti. È stato il caso, citando ancora una volta il grande Clint Eastwood, di Invictus , che racconta della vittoria della squadra di calcio sudafricana, ed è il caso di Forever Strong. Il film è ispirato alla figura di Larry Gelwix, allenatore della squadra di rugby "Higlands", che ha al suo attivo meno di una decina di sconfitte e oltre trecento vittorie nel corso di una trentina d'anni di onorata attività. Un uomo che per "forgiare giovani capaci, ragazzi che saranno forti per sempre", ha un metodo infallibile: una severa disciplina, imparare ad ascoltare, non fare nulla che metta a disagio se stessi, la propria famiglia o società". Regole d'oro, che andrebbero seguite non solo nello sport. Buona la scelta del cast, la pellicola ha complessivamente un buon ritmo seppure nella prevedibilità del finale.