Akeelah Anderson, undici anni, vive in un quartiere poverissimo della periferia di Los Angeles. Sogna una vita normale, ma la morte del padre e le carenze affettive di una madre sempre troppo indaffarate, la costringono a contare solo su se stessa. Incitata dal preside della scuola, scopre di avere un talento innato nel memorizzare le parole.
Decide così di iscriversi a una gara di spelling che la porterà, pian piano, a scalare le tappe che la traghetteranno verso il traguardo finale: il concorso nazionale riservato agli studenti più meritevoli provenienti da tutti gli Stati Uniti. Aiutata nel suo percorso da un austero professore, Akeelah capisce che la gara non è solo un capriccio adolescenziale quanto, piuttosto, un importante strumento di emancipazione sociale e culturale per imporre la propria personalità e riscattare la sua condizione. Scoraggiata dalla madre che la preferisce a casa, e dai compagni di scuola che la prendono in giro non comprendendo il suo talento, la giovane inseguirà fino all'ultimo il suo sogno: arrivare a Washington e vincere l'ambito premio.