Il film di Christian Vincent è una commedia sentimentale leggera e spigliata ambientata nella solare Costa Azzurra dell'hitchcockiano Caccia al ladro. Ladro è pure il protagonista interpretato da José Garcia, meno charmant di Cary Grant ma altrettanto irresistibile nel "rubare" il cuore di Isabelle Carré, sofisticata e audace come la Frances di Grace Kelly. Se il film di Hitchcock è un'avventura a suspense alla ricerca di un ladro, Hotel a cinque stelle si rivela da subito l'approfondimento di una relazione sentimentale, uno studio quasi antropologico sulle questioni d'affetto tra uomini e donne. È un percorso a ostacoli di due protagonisti verso la consapevolezza piena del loro rapporto.
Nel duetto, che a tratti diventa un duello di stoccate e allusioni pungenti, Franssou parte in svantaggio: è ingenua, ha 50.000 euro e resta folgorata da Stéphane. Una vittima ideale che diventa invece femme fatale nella lotta per il comune amore. I furti e i raggiri a danno di terzi rientrano dunque nella trama ma soltanto come licenza o capriccio. Tutto è una burla, serio è soltanto il sentimento che provoca nell'ultima sequenza la catarsi liberatrice. Nella fuga in macchina dei due amanti, il desiderio si trasforma in atto e il movimento è la forma stessa della nuova vita. Lontani dal glamour hollywoodiano e dal midcult italiano, i francesi confermano un talento particolare nella direzione degli attori, nella scrittura dei personaggi e dei loro dialoghi. Dimostrando così che c'è un solo modo per avere la meglio sull'irreparabile pesantezza della vita. Trattarla con leggerezza.