David, suonatore di corno, giunge a Parigi per suonare in un'orchestra contando di dare anche lezioni private. Un giorno legge un annuncio di condivisione di appartamento. Lo ha fatto pubblicare Anne. I due si incontrano e si accordano. Se Anne, addetta alle fotocopie, è innamorata di un cliente, David è affascinato da un'allieva che però tarda a prendere una decisione. I due si alternano nel ruolo di pazienti ascoltatori delle passioni altrui...
Un piccolo film passato alla Quinzaine di Cannes che ci consente di scoprire un regista/attore che in Patria ha già al suo attivo un mediometraggio e due 'lunghi'. Il doppiaggio italiano, per quanto ben fatto, penalizza sempre un po' i film francesi fatti di semitoni e di ritmo del dialogo. Con quel tanto di malinconica ironia che è propria del Woody Allen più recente e con il gusto rohmeriano per la rappresentazione dei sentimenti Emmanuel Mouret sfrutta il tema già noto della condivisione casuale di un appartamento per una serie di variazioni che hanno la delicatezza di un tocco personale che si concretizza anche nella recitazione. Non si fa mancare anche l'apporto di Ariane Ascaride, attrice feticcio del suo compagno Guediguian e capace di dare vita anche a ruoli minori in opere altrui con il talento che le è proprio. Un giro di walzer del cuore capace di affascinare chi non ama il cinema 'gridato' e sa distinguere tra realtà e sua rappresentazione non pretendendo però che lo schermo gli offra una lettura edulcorata del vivere. Si sorride con Cambio d'indirizzo ma con cuore e cervello sempre in funzione.