Otis è un simpatico bue dedito all'ozio: organizza feste, canta e balla con i suoi amici animali, in un'atipica fattoria che prende vita ogni qualvolta il proprietario si assenta. Quando il padre adottivo muore per salvare il pollaio dall'attacco di famelici coyote, Otis, tra mille difficoltà, prende il comando della situazione e acquisisce finalmente la consapevolezza delle proprie azioni...
Ispirato in maniera evidente a Il Re Leone e Mucche alla riscossa, Barnyard - Il cortile fatica a trovare una propria precisa identità, in un panorama, quello delle pellicole di animazione create in digitale, oramai affollatissimo. La storia, che vede la maturazione e ravvedimento del protagonista, di certo non brilla per originalità, ma tutto sommato il film regala più di un momento divertente (come la sequenza durante la quale gli animali cercano di "convincere" il fattore che quelli che vede sono allucinazioni) e la solita razione di buoni sentimenti, inevitabili in pellicole di questo genere. Tecnicamente valido, Barnyard - Il cortile ha dalla sua un design "bovino" molto simpatico e accattivante, la riuscita caratterizzazione di un paio di comprimari, una colonna sonora pop/country di tutto rispetto e alcune situazioni comiche che strapperanno più di una risata. Anche a Barnyard - Il cortile però, manca quel qualcosa in più, in termini di spessore narrativo e registico, che oggi solo Pixar riesce a infondere nelle sue creazioni: la storia del bue pezzato che cammina a due zampe, resta quindi nelle retrovie ma, per una serata di completo svago, è una discreta compagnia.