Nel 1980, in Svezia, l'undicenne Johan Asplund uscì di casa per andare a scuola. Nessuno l'ha più rivisto. Tredici anni dopo, durante una seduta di terapia nella clinica di Säter, nel nord della Svezia, un paziente di nome Thomas Quick confessa al suo terapeuta di aver rapito, stuprato e ucciso Johan.