Liz va ad abitare insieme alla madre e al nonno, un uomo inaffidabile che picchiava e violentava le figlie proprie (Gene era scappata di casa quando aveva 15 anni, per sottrarsi a lui), ma poco tempo dopo litiga con lui e scappa di casa. Quando scopre che la madre è malata di AIDS, Liz torna a casa per accudirla, sentendo che la donna, pur drogandosi, ama molto le figlie e ripete che "le cose miglioreranno".
Nel 1996, alla morte della madre causata dall'AIDS, padre e figlie non possono più pagare l'affitto di casa, a causa della tossicodipendenza dell'uomo, e perciò tutta la famiglia è sfrattata: il padre è ricoverato in un ospizio per senzatetto, Lisa ospitata da un amico, Liz rimane per strada, nutrendosi di spazzatura e dormendo nei treni della metropolitana. Passano due anni, che Liz vive nello scoraggiamento, ma alla fine Liz decide di ritornare a scuola, confidando nelle parole della madre "le cose miglioreranno": trova un lavoro e riesce a completare il liceo in 2 anni anziché nei 4 che mancano, in questo modo si rimette al passo con i compagni di scuola. anche Lisa nel frattempo, pur diventando cieca, riesce a ottenere un lavoro.