Si presenta con il suo documento all'ambasciata spagnola e riesce a farsi passare dai nazisti per console spagnolo, rischiando la vita. Protetto dall'alta carica inganna i tedeschi, evita l'incendio del ghetto di Budapest e strappa ai campi di concentramento un gran numero di ebrei (un po' più di 5000). Dopo due anni Giorgio ritorna in Italia, senza raccontare a nessuno ciò che ha fatto. La sua storia viene alla luce nel 1988 quando due delle donne ungheresi che aveva salvato lo rintracciano a Padova.