Antonio, giovane scapolo benestante, ama la bella vita e il gioco d'azzardo, in particolare il poker. Suo padre, stanco di mantenerlo e di dover sempre rimediare ai suoi guai, lo costringe a partecipare a un gruppo terapeutico e a trovarsi un lavoro. Fingendo di compiacerlo Antonio continua invece a perseverare nel suo vizio, ormai divenuto patologico.