Un razzismo contradditorio il suo, che alterna atteggiamenti aggressivi a momenti di umanità e attrazione per quelle terre e culture lontane, in cui vede l’unica via d’uscita da una vita sempre più squallida e desolata. Il racconto, infatti, supera i confini della periferia romana spostandosi in Africa, dove al grigiore urbano si sostituiscono colori e nuove possibilità: l’incontro con quel luogo, con quel popolo “diverso” ma così simile a lui, lo aiuta a ritrovare la propria umanità e l'amore per la vita.