Fine 1944. Hart (Farrell), tenente americano viene catturato dai tedeschi e internato nel campo Stalag 6, comandato da un colonnello nazista che ama la musica nera e ha studiato a Yale. I prigionieri rispondono a un colonnello americano, McNamara (Willis) duro e rigoroso, assolutamente di carriera. L'arrivo di due ufficiali piloti di colore provoca grandi tensioni. Un sergente gretto e razzista li prende di mira e fa in modo che uno di loro venga ucciso. Il sergente viene a sua volta trovato ucciso. Viene accusato l'altro nero. Si organizza il processo. Si scopre che questo era solo un falso scopo per coprire un'evasione. Alla fine tutti i conti tornano. L'eroe è McNamara. Il film vorrebbe sollevare tante questioni di diritto umano e giudiziario, fare grandi pronunciamenti. Ma ci si arriva attraverso una serie davvero improbabile di scatole cinesi. Troppa carne al fuoco, tante sorprese che... non ci si crede più.