Sebbene molti non l'abbiano mai sentita nominare, M.I.A. è una fra le artiste più interessanti del panorama contemporaneo. Il suo aspetto da bad girl è stato da sempre simbolo del suo solo desiderio di esprimersi. Con il documentario dedicato alla sua figura, Matangi / Maya / M.I.A., che ha stregato il Sundance Film Festival e la Berlinale, il regista Steve Loveridge racconta il suo incredibile viaggio dall'infanzia nello Sri Lanka della piccola Maya fino alla trasformazione nella popstar M.I.A. Nulla è stato tralasciato, né i polveroni mediatici né le cause legali. È l’artista stessa a dipingere la sua favola con colori sgargianti, restando coerente con le sue tante contraddizioni e toccando temi svariati, come la politica tamil, immigrazione e ingiurie, il tutto colorato con le sue giacche fluo, mentre sussurra con il suo sguardo accattivante: “Live fast, die young… bad girls do it well!”.