La Stagione della Caccia, il film di Roan Johnson, è il secondo capitolo televisivo della serie C'era una volta Vigata, tratta dai romanzi storici di Andrea Camilleri.
Il film è ambientato nel 1880. L'Italia è unita da un pezzo, i Borbone non sono che un ricordo, ma a Vigata il blasone conta ancora molto. E i più nobili fra i nobili sono i Peluso di Torre Venerina. Ma questa ricchissima e potente famiglia sta per essere decimata dai lutti...
Poco tempo dopo il ritorno in paese di Fofò La Matina (Francesco Scianna), farmacista e figlio del defunto Santo La Matina, geloso custode dei segreti di piante miracolose, "camperi" del marchese Peluso, la famiglia Peluso viene sconvolta da una serie di morti che sembrano dovute a cause naturali o a accidentali disgrazie: muore il vecchio marchese Peluso (Lollo Franco) che pur essendo ormai completamente svanito e quasi paralizzato, se ne va carponi ad affogare in mare; muore avvelenato dai funghi il tanto desiderato figlio maschio Rico (Michele Ragno), che il marchese era riuscito a procreare grazie all'arte farmaceutica del padre di Fofò; muore, fuori di senno, la marchesa Matilde (Donatella Finocchiaro); muore anche lo stesso marchese Peluso che era riuscito a divenire padre per la seconda volta, sia pure per vie "traverse", di un figlio maschio; muore, insieme alla moglie americana, lo zio Totò (Tommaso Ragno), che aveva fatto fortuna in America ed era ritornato a Vigata dopo lunga assenza; muore anche Nenè (Alessio Vassallo) un cugino che aveva invano cercato di accasarsi con 'Ntontò (Miriam Dalmazio), figlia del marchese. Che ne sarà di 'Ntontò, sempre più sola in quel palazzo in cui non vi sono ormai che lutto e desolazione?