Non ho niente da perdere, il film diretto da Fabrizio Costa, fa parte del ciclo Purché finisca bene 3, una serie di film per la TV che raccontano della quotidianità, con le sue difficoltà e le nuove sfide, affrontate sempre con ironia e profondità di sentimenti.
Per esempio, cosa succede quando hai passato tutta la vita a proteggerti, ma improvvisamente scopri che non serve più a nulla?
Camilla (Carolina Crescentini) è una bella donna, grande lavoratrice, con un grosso problema: è ipocondriaca. Il che la rende insopportabile per la maggior parte delle persone che le girano attorno, dai colleghi alla sorella Marta (Ilaria Genatiempo), mentre il padre Gigi (Roberto Accornero) non fa che coccolarla.
I due lavorano in una villa storica nelle campagne Torinesi, dove le sorelle sono cresciute. Dopo essere stata lasciata dieci anni prima da Andrea (Michele Venitucci), che le aveva comunicato di essere in fin di vita, Camilla ha cominciato a sentirsi perseguitata da qualsiasi malattia e dunque a prescriversi da sola cure inutili ed esami costosi. Fino al giorno in cui il sospetto su una possibile patologia da approfondire arriva davvero e Camilla per ingannare l'attesa della diagnosi - ritorna nel castello di famiglia. Qui si sta allestendo il matrimonio di Filippo (Marco Cassini), figlio del volgare imprenditore Marzaduri (Dario Cassini), re dei pesticidi. Il wedding planner Mr Curry (Sergio Assisi) si rivela presto essere il capo di una banda di eco-terroristi che mette sotto sequestro gli invitati, tratta all'esterno col Colonnello Valdorsi (Ninni Bruschetta), tronfio e incapace, ma coadiuvato dalla sveglia Federica (Margherita Vicario). Intanto Camilla riceve un sms dall'ospedale: sta morendo, le restano pochi mesi di vita. In realtà i suoi esami sono stati maldestramente scambiati con altri.
Camilla, sotto shock, viene coinvolta in un piano di liberazione da Ettore (Edoardo Pesce), la guardia del corpo di Marzaduri. Ettore, che è stato allontanato dal Corpo dei Carabinieri per un incidente durante la sua missione in Iraq, non ha paura di nulla ma in realtà nasconde un trauma. Pur avendo caratteri contrapposti, Camilla e Ettore riescono ad integrarsi bene: la rispettiva testardaggine li unisce e li attrae anche sentimentalmente. Camilla affronta pericoli e pallottole perché tanto “non ha niente da perdere” e per la prima volta dopo tanti anni, sente che qualcosa dentro di lei sta nascendo... peccato che stia per morire!
Quando finalmente l'isolamento finisce il cellulare viene tempestato di messaggi dall'ospedale: si sono sbagliati, le analisi sono di qualcun altro, non sta per morire!
Vorrebbe dirlo a Ettore ma lui è partito per un nuovo assalto. La ragione le imporrebbe di fermarsi, eppure... Camilla gli corre dietro, ora che ha una vita è disposta a rischiarla perché ha capito che Ettore è la sola cosa che non vuole perdere più.
Riuscirà a non rovinare tutto?