Un divano a Tunisi, film diretto da Manele Labidi, è la storia della 35enne Selma Derwish (Golshifteh Farahani), giovane donna dal carattere forte e indipendente cresciuta insieme al padre in Francia, dove si è laureata in psicoanalisi. Decide di tornare nella sua città d'origine, Tunisi, per aprire uno studio privato, ma la Tunisia reduce dalla Primavera araba non è la Francia e forse non è ancora pronta a una donna psicoanalista. Ben presto Selma si scontra con un ambiente per nulla favorevole: i suoi parenti provano a scoraggiarla e il suo studio inizia a essere popolati dal pazienti eccentrici. È così che la donna si imbatte in pregiudizi, caos e ignoranza, che finora non aveva mai preso in considerazione.