Caterina Astengo è una donna sospesa nella vita come nella professione. In attesa di vincere un concorso e di trovare una casa vive con un fidanzato svagato e sperimentatore. Da trent'anni Caterina e Barbara, la sorella più giovane ma altrettanto scordata, non hanno più notizie del padre, professore universitario scomparso e probabilmente rapito dalle Brigate Rosse nella Roma degli anni Ottanta. Alla morte della madre decidono di vendere la casa al mare dove sono stati felici per l'ultima volta tutti insieme e dove la loro infanzia si è interrotta per sempre. Nel fare l'inventario, Caterina nota che il telefono, staccato da anni, emette un segnale. Per gioco compone il numero della casa romana in cui è cresciuta e con sua grande sorpresa le risponde una bambina. Poche battute e Caterina comprende che quella voce è la sua, una voce di dodici anni colta una settimana prima della sparizione del padre. Ostinata a risolversi e a risolvere l'impasse della sua vita, avvia una fitta conversazione telefonica con la piccola Caterina, scoprendo accanto alla sorella l'alba di un giorno nuovo.