200 Metri, film diretto da Ameen Nayfeh, racconta la storia di Mustafa (Ali Suliman), sposato con Salwa (Lana Zreik), con cui ha costruito una famiglia. I due provengono da due paesi palestinesi che distano circa 200 metri l'uno dall'altro, ma sono separati da un muro, cosa che porta non pochi problemi al loro matrimonio. La coppia sarebbe serena e tranquilla se non ci fosse tra loro quella massiccia presenza che li separa, ma nonostante ciò, cercano di far funzionare come possono le cose: la notte Mustafa accende una luce per augurare la buonanotte alla moglie ai figli e questi rispondono allo stesso modo.
Quando l'uomo riceve una chiamata terribile, in cui gli si comunica che suo figlio ha avuto un incidente, si ritrova, come ogni genitore, in preda all'angoscia e al timore. Mustafa, desideroso di giungere in ospedale il prima possibile, corre al checkpoint, dove non solo è costretto a fare la fila, ma gli viene negato il passaggio perché le sue impronte digitali non coincidono. Totalmente disperato e sempre più preoccupato, si rivolge a un contrabbandiere per oltrepassare il muro e ha così inizio la sua odissea, che trasformerà quei 200 metri in un incubo terribile e duraturo, dal quale Mustafa ha difficoltà a risvegliarsi.